Certificazione sistemi di gestione aziendali

Certificazione sistemi di gestione aziendali

              
 

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Lo strumento attualmente non e' operativo, in attesa di eventuale specifico rifinanziamento.

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L'Umbria è stata, in ordine di tempo, la seconda Regione in Italia, dopo la Lombardia, ad adottare una Legge Regionale per implementare e diffondere la "cultura della Qualità" nelle P.M.I., attraverso l'erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle organizzazioni che implementano un Sistema di Gestione Aziendale in accordo alle norme della serie UNI EN ISO 9000/94.

Sviluppumbria S.p.A. è stato il soggetto attuatore, delegato dalla Regione Umbria, della L.R. n°19/91, "Interventi per la certificazione di sistemi gestione qualità nelle imprese umbre".

Nel periodo dal 1991 al 1999 sono stati emanati 5 bandi pubblici che hanno sempre visto una notevole partecipazione, significativa dell'importanza che la qualità assume per le imprese umbre. Sono pervenute a Sviluppumbria 1.413 domande di contributo e finanziate 1.203 richieste di contributo all'implementazione e certificazione.
650 P.M.I. umbre hanno conseguito la certificazione in quel periodo, in accordo alle norme della serie UNI EN ISO 9000/94.

Per dettagli sull'andamento delle certificazioni in Umbria, ed in particolare sui risultati dei bandi regionali DOCUP (2000 – 2007) e POR FESR 2007 - 2013 e' possibile scaricare un apposito documento inerente l'evoluzione, le prospettive e le opportunità offerte dai bandi di finanziamento regionali.
 
In tutto questo, la Regione dell'Umbria ha avuto, tra le altre cose, il ruolo di diffondere cultura, concetti e metodologie di lavoro fino ad allora pressoché sconosciute alle imprese umbre. Dato il numero di aziende che hanno aderito ai suddetti progetti (ma anche grazie alle numerose e qualificate iniziative promosse da Associazioni di Categoria e Istituzioni, quale ad esempio il "Mese della Qualità"), possiamo sostenere che ormai la cultura della qualità è entrata a far parte dei connotati specifici del sistema economico regionale.

Nel frattempo, è cresciuta l'esigenza da parte delle imprese di adottare anche altri Sistemi di Gestione Aziendali certificati (ambiente, sicurezza, etica), dovuta principalmente, al fatto che il mercato richiede prodotti non solo di elevata qualità, ma che siano anche compatibili con l'ambiente e con un comportamento socialmente responsabile delle imprese, in una logica di sviluppo sostenibile. Inoltre, come risulta dall'indagine condotta da Sviluppumbria nell'ottobre del 1998 e dall'indagine condotta dal SINCERT (oggi ACCREDIA) a livello nazionale, il problema principale per le PMI, nell'adottare un sistema di gestione aziendale volontario certificabile, è quello relativo al costo dell'investimento.

Tenuto conto di ciò la L.R. n. 19/91 è stata abrogata dalla L.R.21/2002, "Interventi per la certificazione di sistemi della qualità, del rispetto ambientale, della sicurezza e dell'etica nelle imprese umbre" con la volontà di:
- promuovere azioni di informazione finalizzate alla diffusione della cultura della qualità, del rispetto ambientale, della sicurezza e dell'etica
- sostenere le piccole e medie imprese che aderiscono volontariamente a norme internazionali, comunitarie e/o nazionali, relative all'introduzione e allo sviluppo di sistemi di gestione aziendali certificati, anche integrati fra loro, nonché di certificazione di prodotto e di servizio
- sostenere, nell'ambito delle politiche ed azioni a sostegno dei servizi reali alle PMI, progetti di qualificazione, attestazione e/o miglioramento, propedeutici al conseguimento della certificazione

Nel 2003 è stato istituito, da parte della Giunta Regionale, il Comitato Tecnico Scientifico previsto dall'art.5 della suddetta L.R. n.21/2002, con il compito di esprimere parere in ordine al Programma Annuale Operativo.

Tale programma annuale:
- definisce gli indirizzi per gli interventi volti a promuovere la massima diffusione della certificazione dei sistemi di gestione aziendale di qualità, di rispetto ambientale, di sicurezza e di etica nell'ambito di uno sviluppo sostenibile;
- individua le tipologie, i criteri e le priorità degli interventi sulla base della valutazione degli effetti prodotti dai programmi precedenti.Lo stesso si è insediato in data 6 maggio 2003 ed ha iniziato i propri lavori, partecipando al processo di formazione del programma medesimo sulla base della bozza di lavoro predisposta, avvalendosi dell'assistenza tecnica di Sviluppumbria.

Con D.G.R. n.778 è stato approvato il Programma Annuale Operativo 2003 degli interventi di cui all'art.4 della L.R. n.21/2002; il 9 luglio 2003 è stato pubblicato il Bando che definisce le attività finanziabili, i soggetti beneficiari, la localizzazione degli interventi, la misura dei contributi, le modalità di presentazione delle domande, istruttoria e valutazione delle domande, i criteri di valutazione, le modalità di liquidazione del contributo, le spese ammissibili, il termine per la realizzazione dei progetti e le  risorse finanziarie messe a disposizione.

Dal 2003 al 2013, la Regione dell'Umbria ha emanato, in attuazione della L.R.21/2002, 7 Bandi affidati per la gestione a Sviluppumbria che ha svolto sia l'esame formale che valutativo a graduatoria, tramite un Comitato Tecnico di Valutazione da essa nominato, e ha provveduto alla fase rendicontativa dei progetti finanziati ed ultimati dai beneficiari.

Sono pervenute a Sviluppumbria complessivamente 3.110 richieste di contributo, di queste 1.754 sono state finanziate, per un impegno complessivo di € 9.228.000,00 da parte della Regione dell'Umbria.
La partecipazione delle aziende, come si evince, è sempre risultata elevata, così come il livello medio dei progetti presentati. Anche il dato delle aziende che hanno concluso efficacemente il progetto risulta complessivamente confortante ed in media superiore al 60%, per tutti i bandi, con punte dell'82%.

L'ultimo Bando è stato pubblicato il 2 gennaio 2013; il termine per la presentazione delle domande di ammissione alle agevolazioni fissato al 23 aprile 2013. La dotazione finanziaria messa a disposizione dalla Regione è stata di € 800.000,00. Sono pervenute 256 domande di cui sono risultate: ammesse e finanziabili 83 e ammesse ma non finanziabili, per mancanza di fondi, 173.

Alla luce delle tendenze attuali e delle caratteristiche del sistema produttivo regionale, è possibile formulare le seguenti considerazioni:

 - gli schemi consolidati (ISO 9001, ISO 14001, SA 8000) dimostrano ancora una notevole capacità attrattiva e un potenziale di crescita, soprattutto in settori produttivi specifici. In campo ambientale, negli ultimi anni comincia ad affermarsi la Registrazione EMAS II, in alternativa o anche in aggiunta alla certificazione ISO 14001

- la certificazione BS OHSAS 18001:2007 del sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori, appare in prospettiva di estremo interesse, anche in virtù dei benefici introdotti per le aziende dal D. Lgs. 81/2008 (testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro); da non sottovalutare, inoltre, la valenza che tale certificazione assume nella nostra Regione, sul piano sociale

- fra gli schemi certificativi "emergenti", occorre considerare adeguatamente quelli che riguardano il settore agroalimentare, specie in considerazione del ruolo che esso riveste nell'economia regionale

Nell'ambito della sicurezza delle informazioni, la norma UNI CEI ISO/IEC 27001:2005 nella nostra regione non ha finora riscosso particolare successo; la tematica, tuttavia, è di estrema attualità e rilevanza, pertanto non si può escludere un suo prossimo sviluppo, specie per aziende del settore terziario.

L'adozione di schemi per la gestione della qualità, dedicati a settori produttivi specifici, può costituire senza dubbio un vantaggio competitivo, purché si faccia riferimento a norme o specifiche emesse da Organismi di Normazione autorevoli ed il sistema certificativo preveda modalità riconosciute per l'accreditamento degli Organismi di Certificazione.

Spesso, inoltre, la loro implementazione presuppone, o è favorita, dalla preesistenza di un sistema ISO 9001.Fra gli schemi di maggiore interesse, considerato il tessuto produttivo della nostra regione, si segnalano:
- Settore automotive (ISO/TS 16949:2002)
- Settore dei dispositivi medici (UNI EN ISO 13485:2004)

L'integrazione di più schemi di certificazione appare, infine,  una tendenza sempre più accentuata e premiante, in quanto  l'introduzione di un nuovo ambito gestionale in un sistema esistente appare più semplice rispetto ad una prima implementazione (garantendo anche una maggiore percentuale di successo alle azioni di sostegno) e l'adozione di un sistema integrato conferisce un maggiore valore aggiunto, spesso riconosciuto anche dalla committenza pubblica o privata.

 

Contatti


Graziano Di Giovine
Email: g.digiovine@sviluppumbria.it
Telefono: 075 5681236
 

Annamaria Marianelli
Email: a.marianelli@sviluppumbria.it
Telefono: 075 5681201

 

 

Coordinatore area servizi alle imprese

Simone Peruzzi
Email: s.peruzzi@sviluppumbria.it

Telefono: 075 5681207